Art&Tourism: la Romania alla prima Fiera mondiale del turismo culturale

Romania da scoprire, Romania da apprezzare. Si condensa in questi obiettivi la partecipazione della Romania ad Art&Tourism, prima fiera mondiale integralmente dedicata al turismo culturale, che si è tenuta a Firenze dal 18 al 20 maggio scorso. Preziosa occasione per presentarsi ad un ampio pubblico, questa fiera ha consentito alla Romania di mostrare la sua variegata offerta culturale e artistica, forte dei passi importanti che negli ultimi anni il Paese ha compiuto per segnalarsi anzitutto proprio come destinazione di alto interesse culturale, oltre che naturalistico, grazie agli innumerevoli siti di questo tipo.

Per la Romania, il turismo culturale è di primaria importanza e la maggior parte degli itinerari proposti dai vari operatori turistici italiani puntano proprio su questo segmento. I prodotti turistici più noti e più ricercati sul mercato italiano sono la Transilvania con le sue tre principali città (Sibiu, Braşov, Sighişoara), la Bucovina con i suoi monasteri affrescati, le destinazioni city break per vacanze brevi a medio raggio alla scoperta delle città più belle. Presente alla fiera di Firenze insieme ad altri Paesi nello stand ADUTEI (Associazione dei Delegati Ufficiali del Turismo Estero in Italia), l'Ente Nazionale del Turismo Romeno in Italia ha messo a disposizione materiale informativo sulle destinazioni turistiche romene, articolando in vari itinerari di visita proposte diverse, a seconda degli interessi. Eccone una rapida rassegna.

Numerosi tour culturali hanno spesso come punto di partenza la capitale, Bucarest, in particolare il centro storico con i ruderi dell’antica Corte Principesca, il prezioso Museo del Villaggio che testimonia stili e consuetudini di vita di un tempo, e poi teatri, musei, monumenti, nonché la celeberrima Casa del Popolo (non senza un effetto grottesco viste le dimensioni, questo edificio custodisce peraltro pregevoli pezzi di artigianato, frutto di lavorazione tradizionale del marmo, vetro, tessuti, tappeti). Da Bucarest si va alla scoperta di Sinaia con i suoi castelli reali, per arrivare poi in Transilvania, terra dove non mancano atmosfere fiabesche, dal castello di Bran alla fortezza di Râşnov, e soprattutto pregevoli chiese ed edifici medioevali. Tra i principali centri urbanistici della zona, si segnalano Braşov con la sua Chiesa Nera, le torri e i baluardi; Sibiu con il suo splendido centro storico caratterizzato in particolare da piazze e tipici edifici, nonché il Museo del Villaggio «Astra» e il Museo Brukenthal (primo museo dell’Europa Centro-Orientale); Sighişoara, gioiello medievale di Romania, con un centro perfettamente conservato sorvegliato dalla Torre dell’Orologio. Nello spazio individuato da queste città non mancano numerose altre località di notevole suggestione e significato culturale, ad iniziare da centri dove particolarmente evidenti sono le impronte della cultura sassone in Transilvania, come i villaggi di Biertan, Prejmer, Viscri, Saschiz, Dârjiu, e non solo.

La naturale prosecuzione di un tour culturale che abbia spaziato dapprima in Transilvania punta verso l’estremo nord, dove due regioni molto particolari si presentano nella loro splendida singolarità: il Maramureş, con l’arte del legno impiegata soprattutto nella costruzione delle chiese e dei portali delle case, la Bucovina, regione costellata di formidabili capolavori artistici, ossia i celebri monasteri con le chiese affrescate (Voroneţ, chiamata la «Cappella Sistina dell’Est», Moldoviţa, Suceviţa, Arbore, Probota, ecc.). Il Maramureş, dal canto suo, custodisce anche piccole ma straordinarie chiese caratteristiche, interamente in legno, con torri alte fino a 70 metri (Bârsana, Surdeşti, Rogoz, Deseşti, Ieud, ecc.); singolare il «Cimitero Allegro» di Săpânţa che, con i colori vivaci delle sue croci in legno scolpite e istoriate, racconta la vita dei suoi defunti mediante rime in versi, piene di gustoso humor.

Itinerari meno consueti, ma non meno interessanti, si svolgono in Moldavia, dove si trovano numerosi esempi di architettura autoctona e tracce di antiche culture, monasteri piccoli ma accoglienti. Sul Mar Nero e in tutta la regione della Dobrugia, sono narrati gli inizi del cristianesimo in Romania attraverso le chiese di gesso di Basarab e il periodo dei coloni greci che fondarono le città di Costanza e Mangalia, lasciando le loro impronte sull’architettura dei siti ancor oggi presenti nella zona, senza trascurare influenze romane e turche, visibili ancor’oggi. Da visitare anche particolarissimi luoghi di culto ai piedi dei Carpazi Meridionali (Nămăieşti, Dintr-un lemn, Bistriţa), come pure il centro artigianale di Horezu e Târgu Jiu, città di Constantin Brancusi, dove ammirare la sua «Colonna dell’Infinito» o «Mensa del silenzio».

Chi volesse visitare il patrimonio culturale romeno potrebbe seguire la traccia dei 30 siti della Romania inclusi nella lista culturale dell’Unesco, dove oltre ai monasteri, chiese, centri sopra menzionati, si trovano anche i siti dacici dei Monti Orăştie (Sarmizegetusa Regia, Costeşti-Blidaru, Lucani). Non si possono poi dimenticare importanti città come Iaşi, Timişoara, Cluj-Napoca e Alba Iulia, tutte candidate al titolo di «Capitale Culturale Europea» per il 2021. Last but not least, una natura spettacolare fa quasi sempre da corona a questo formidabile teatro turistico che è il patrimonio storico-culturale della Romania.


Ioana Podosu
(n. 8, agosto 2012, anno II)