Omaggio poetico alla rivoluzione romena

Dicembre 1989-dicembre 2011: ventidue anni dalla rivoluzione romena. In occasione di questa ricorrenza, la poetessa Maria Teresa Santalucia Scibona ci ha inviato una sua composizione poetica, che volentieri pubblichiamo. «Scrissi Vagone blindato - confessa l'autrice - con passione e compartecipazione emotiva, per le tragiche vicende vissute in Romania. La composizione la dedicai alla mia carissima amica cecoslovacca Kira. Anche la sua patria subì l'invasione straniera e la totale mancanza di libertà. La poesia vuole essere un omaggio ad una terra martoriata, emblema di tutte le nazioni oppresse».




Vagone blindato           

                                         a Kira Karakozova

La gente muore solo quando è dimenticata.  (Isabel Allende)


Fratello credimi,
l'animo del romeno
non fu mai servile.
Nel cuore - vagone blindato -
grida sommesse di rivolta.
Solo i pensieri
focosi errabondi puledri
minavano il potere.

In sì desolata rovina
la morte era nido ospitale.
L'ignara stufa
col sonno colmo d'oblio
attutiva la fame di parole,
l'inappagata voglia di libertà.

Nei borghi rassegnati
il popolo vassallo
lacera le bandiere
con la stella ingannevole.
L'uragano dilaga
sfida la traiettoria,
d' arroganti proiettili.

S'ingorga il sangue purpureo
sul selciato di Timisoara
come l'uva pigiata
che la terra ha nutrito.
Mille vilipesi feriti
chinano il capo assorti.

Le madri scarmigliate
cullano con cautela
i figli morti.
Giovani insorti
sugli spalti blindati
con la voce arrochita
gridano libertà.


(n. 1, dicembre 2011, anno I)